Con specie aliene o non autoctone si intendono quelle specie animali o vegetali presenti al di fuori della loro area di distribuzione naturale, dove arrivano a costituire una delle più pericolose minacce alla biodiversità, alla salute dell’uomo e all’economia.
I fattori che possono favorire queste anomalie sono diversi, principalmente di origine antropica:
E diversi sono i danni, ambientali ed economici, causati dalla presenza di specie aliene.
Nel Mediterraneo i primi ritrovamenti di specie aliene si sono iniziati a registrare già a partire dagli anni Cinquanta, come conseguenza dell’intensificazione delle rotte commerciali transatlantiche e delle attività di pesca commerciale. Oggi il problema però si è fortemente accentuato tanto a causa dello sviluppo del commercio, quanto del cambiamento climatico e del conseguente innalzamento della temperatura dell’acqua.
Questi ultimi fattori giocano in particolare un ruolo determinante rendendo il Mar Mediterraneo sempre più adatto ad accogliere specie animali e vegetali provenienti da ecosistemi tropicali o atlantici.
L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha stimato ad oggi la presenza di oltre 300 specie aliene nel Mediterraneo.
Impegnato in progetti di ricerca che fondono metodiche scientifiche innovative e coinvolgimento dei cittadini, l’ISPRA ha diffuso queste semplici linee guida, utili a ognuno in caso di avvistamento o cattura nel Mediterraneo di uno di questi esemplari.