La proiezione di Spilhaus è una mappa disegnata dall’oceanografo Athelstan Spilhaus (1911-1998) nel 1942 in cui viene ribaltato il punto di vista delle rappresentazioni cartografiche classiche: l’Antartide è al centro e i “sette mari” chiusi dalla linea di costa dei continenti sono visti a colpo d’occhio come un’unica enorme massa blu.
Attraverso la cartina della “proiezione di Spilhaus” è semplice rendersi conto della centralità degli Oceani per la vita del pianeta Terra, la cui superficie per oltre il 70% è coperta d’acqua.
L’oceano, immenso specchio d’acqua interconnesso sulla Terra, svolge un ruolo essenziale nelle dinamiche planetarie, nei cambiamenti climatici e nell’evoluzione della società umana e dei processi decisionali.
Sphilaus presenta la potenza della sua proiezione quadrata che può essere usata con vari set di dati geologici e geofisici, tra cui batimetria, telesismicità, geografia del fondale marino per conoscere meglio la nostra relazione col mare.
Infatti diverse proiezioni cartografiche offrono diverse prospettive di osservazione dei fenomeni derivanti dai set di dati e di comprensione delle loro implicazioni.