Nella notte passiamo il leggendario stretto di Gibilterra. Sullo sfondo le luci del promontorio che segna la fine del mediterraneo e la porta sull’Oceano Atlantico. Da ora tutto cambia.
Coordinate
Benessere del mare
Miglia percorse finora
Limiti e confini
Luoghi del Mediterraneo
CO2 calcolata*
Temperatura del mare*
Con una manovra sulle mura, accelleriamo la velocità del trimarano proprio all'imbocco dello Stretto. Ci lasciamo velocemente alle spalle il promontorio e poi la costa di Algeciras. Mentre Matteo corre a verificare lo stato dei foils, noi salutiamo per l'ultima volta il Mediterraneo! Ci rivedremo fra molti mesi.
“La notte, due giorni dopo, mentre Maserati taglia il mare nero risalendo Gibilterra, Giovanni Soldini al timone non guarda le vele ma l’acqua in cui grumi di plancton fluorescenti passano veloci disegnando l’increspatura sottile delle onde. Il vento è leggero ma ancora per poco. Arriveranno 35 nodi da combattere di bolina fino a Cadice.”
Negli ultimi anni, in questo tratto di mare si assite a un fenomeno incredibile. Un branco di orche assalta e morde le barche in transito. È successo anche ai nostri colleghi velisti incontrati durante l’ultima Ocean Race che partiva da Genova!
Orche arrabbiate a GibilterraQuesto è un mare di miti e leggende, uno fra tutti racconta da sempre lo sforzo dell’uomo per superare i propri limiti: il mito delle colonne d’Ercole. Nessun navigatore ha mai varcato la prima volta lo stretto, senza avvertire almeno un piccolo brivido per ciò che lo aspettava oltre: l’oceano Atlantico.
Gibilterra e il mito delle colonne d’ErcoleNegli ultimi anni, in questo tratto di mare si assite a un fenomeno incredibile. Un branco di orche assalta e morde le barche in transito. È successo anche ai nostri colleghi velisti incontrati durante l’ultima Ocean Race che partiva da Genova!
Orche arrabbiate a GibilterraIl primo caso segnalato di attacco è avvenuto nel 2020, poi è stato seguito da decine di altri. La dinamica è sempre simile: un esiguo gruppo di orche mordono il timone di piccole barche a vela e poi si allontanano improvvisamente. Alcuni studi stanno cercando di capire le ragioni del bizzarro compartamento. In campo ci sono diverse ipotesi e intanto il gruppo ambientalista Atlantic Orca Working Group, si dedica alla catalogazione delle interazioni e alla mappatura delle aree da evitare.