Il Vietnam è uno dei paesi più vulnerabili al cambiamento climatico, con oltre 3.000 km di coste esposte all’innalzamento del livello del mare. Le regioni del Delta del Mekong e del Fiume Rosso sono particolarmente a rischio: si tratta delle aree più fertili e densamente popolate del paese, da cui dipende la produzione di riso, principale risorsa agricola. La salinizzazione del terreno e le inondazioni causate dal riscaldamento globale minacciano le coltivazioni, portando a una diminuzione delle risorse alimentari e alla migrazione interna.
Il Vietnam sta quindi lavorando su strategie di adattamento che includono il rafforzamento degli argini, l’adozione di nuove varietà di riso resistenti alla salinità e la pianificazione di infrastrutture resilienti.
Uno dei settori in cui il Vietnam sta emergendo come leader regionale è quello delle energie rinnovabili. Per ridurre la dipendenza dal carbone, che è ancora la principale fonte energetica del paese, il governo vietnamita ha incentivato massicciamente la produzione di energia solare e eolica. Negli ultimi anni, sono stati installati più di 10 GW di capacità solare, facendo del Vietnam uno dei mercati solari più dinamici al mondo.
Nelle regioni costiere, come Ninh Thuan e Binh Thuan, il Vietnam ha sviluppato parchi eolici onshore e offshore che stanno ridisegnando il paesaggio energetico del paese. L’obiettivo è quello di coprire il 30% del fabbisogno energetico nazionale con fonti rinnovabili entro il 2030, un traguardo ambizioso che, se raggiunto, rappresenterà un modello virtuoso per l’intera area del sud-est asiatico.
Il turismo è uno dei settori trainanti dell’economia vietnamita, ma anche uno dei più impattanti dal punto di vista ambientale. Per rispondere a questa sfida, il paese sta investendo nell’ecoturismo, cercando di promuovere un approccio più sostenibile e rispettoso delle risorse naturali.
Il Parco Nazionale di Phong Nha-Ke Bang, patrimonio UNESCO, è un esempio di questa filosofia: le escursioni, organizzate in modo da limitare il numero di visitatori, permettono di esplorare le meraviglie delle grotte carsiche senza compromettere l’ecosistema. Anche nelle zone montuose come Sapa, le comunità locali collaborano con operatori turistici per creare esperienze autentiche e rispettose delle tradizioni, minimizzando l’impatto ambientale.
L’agricoltura resta il settore principale per milioni di vietnamiti, ma anche una delle principali cause di deforestazione e degrado del suolo. Con il sostegno di organizzazioni internazionali, il governo vietnamita ha avviato programmi di “agricoltura intelligente“, che introducono tecniche di coltivazione che consumano meno acqua e prevedono una riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici. Un esempio di successo è il “sistema di intensificazione del riso” (SRI), che permette di ottenere raccolti maggiori utilizzando meno risorse.
Per garantire un futuro sostenibile, il Vietnam ha avviato programmi educativi rivolti alla nuova generazione, che è chiamata a diventare protagonista della trasformazione verde del paese. In molte scuole, vengono introdotti corsi di educazione ambientale che sensibilizzano i giovani sui temi della sostenibilità, della biodiversità e della conservazione.
Inoltre, ONG locali e internazionali collaborano con il governo per realizzare campagne di sensibilizzazione, rivolte soprattutto alle zone rurali, dove l’accesso a informazioni e risorse sostenibili è spesso limitato. Questi programmi mirano a promuovere una cultura ecologica che possa radicarsi nella società vietnamita a lungo termine.