L’industria della sardina di Monterey cominciò a svilupparsi all’inizio del XX secolo, quando le acque della baia erano popolate da enormi banchi di sardine del Pacifico (Sardinops sagax). La posizione geografica e l’accesso diretto a una risorsa naturale così abbondante favorirono la crescita di una rete di fabbriche dedite alla lavorazione del pesce. Queste “cannery”, o fabbriche di inscatolamento, si trovavano lungo la costa, specialmente nella famosa Cannery Row, che da semplice strada di fabbriche divenne in seguito un punto nevralgico del commercio locale.
Durante il primo conflitto mondiale e negli anni successivi, la domanda di pesce in scatola crebbe vertiginosamente, soprattutto per l’esportazione e l’approvvigionamento militare. Questo portò a un boom dell’industria ittica di Monterey, trasformando la città in uno dei principali centri di produzione e esportazione di sardine degli Stati Uniti. A partire dagli anni ’20, la baia di Monterey vedeva navi da pesca entrare e uscire continuamente, cariche di sardine che sarebbero poi state trattate nelle numerose fabbriche lungo la costa.
Il periodo di maggior splendore per l’industria della sardina fu tra gli anni ’20 e ’40, quando Monterey prosperava grazie alla pesca. Tuttavia, dietro questo boom si nascondevano i primi segnali di una catastrofe ecologica. L’eccessivo sfruttamento delle risorse marine, combinato con i cambiamenti climatici e le dinamiche naturali degli ecosistemi, portò a un declino rapido e drammatico delle popolazioni di sardine.
A metà degli anni ’40, le sardine cominciarono a scarseggiare, e nel giro di pochi anni, le fabbriche di Cannery Row si trovarono senza materia prima. L’industria collassò quasi del tutto alla fine degli anni ’50, portando alla chiusura di gran parte delle cannery e a un’epoca di crisi economica per Monterey. Questo crollo segnò la fine di un’era, ma anche l’inizio di una nuova fase di riconversione e rinascita.
Oggi, la baia di Monterey è un santuario marino protetto, e le sardine, pur non essendo tornate ai livelli di un tempo, rappresentano un simbolo del delicato equilibrio tra sfruttamento umano e preservazione ambientale. La caduta dell’industria della sardina è un monito su come la gestione sostenibile delle risorse naturali sia cruciale per evitare il collasso ecologico e economico.
Monterey è riuscita a rinascere dalle ceneri del suo passato industriale, trasformandosi in un centro di turismo culturale e ambientale, ma la memoria di quell’epoca in cui l’odore del pesce riempiva l’aria e le sardine rappresentavano la vita per migliaia di persone rimane viva, rendendo la storia di questo luogo ancora più affascinante.