L’idea di costruire un canale interoceanico risale al XVI secolo, ma fu solo nel 1881, con l’accordo della Colombia, da cui dipendeva allora il Panama, che l’imprenditore francese Ferdinand de Lesseps, già realizzatore del canale di Suez e fondatore della Compagnia Universale del Canale Interoceanico, intraprese i lavori con finanziamenti privati.
I lavori iniziarono nel 1881, ma incontrarono fin da subito numerose difficoltà: epidemie di malaria e di febbre gialla causarono una forte mortalità tra gli addetti ai lavori, e si verificarono diversi incidenti dovuti alla difficoltà di attraversare la dorsale montuosa dell’istmo; 20.000 lavoratori persero la vita per problemi sui quali la ricognizione del 1876, interessata soprattutto ad assicurare la promozione del progetto, non si era soffermata.
Di fronte ad alcune sfide, come il taglio della Culebra (altezza 87 metri), Lesseps fece appello a Gustave Eiffel, che accettò di rivedere il progetto. Eiffel ne rimise in discussione tutta la concezione, in particolare prevedendo delle chiuse, mentre Lesseps avrebbe voluto realizzare un canale a livello, come a Suez, senza preoccuparsi della natura geologica della regione attraversata.
Per mancanza di capitale sufficiente, i lavori dovettero essere sospesi, causando anche uno scandalo finanziario. Alla fine, nel 1889, il progetto francese fallì e la compagnia costruttrice dichiara bancarotta.
Dopo il fallimento del progetto francese, gli Stati Uniti decisero di prendere il controllo della costruzione del Canale. Nel 1903, gli Stati Uniti appoggiarono una rivolta in Colombia che portò all’indipendenza di Panama. Successivamente, gli Stati Uniti stipularono un trattato con la neonata Repubblica di Panama, ottenendo il controllo di una striscia di terra larga dieci miglia attraverso l’istmo.
Il governo statunitense affidò la costruzione del Canale all’Esercito degli Stati Uniti, guidato dall’ingegnere John F. Stevens e successivamente dal generale George W. Goethals.
I lavori furono completati nel 1914, dopo dieci anni di lavori titanici. La SS Ancon della Boston Steamship Company, 9.000 tonnellate di carico, fu la prima nave ad attraversare il Canale di Panama.
Gli Stati Uniti gestirono e mantennero il Canale di Panama fino al 1999, quando la sovranità fu trasferita alla Repubblica di Panama.
Il presidente di Panama, Martín Torrijos ha presentato il piano per l’espansione del canale il 24 aprile 2006 e i cittadini panamensi hanno dato la loro approvazione tramite un referendum nazionale con il 76,8% di voti a favore.
L’opera, inaugurata nel 2016, ha raddoppiato la capacità del canale, permettendo il passaggio di navi più grandi, le Neopanamax.
Il progetto, definito come l’opera di ingegneria più importante del XXI secolo, ha previsto la realizzazione di un nuovo set di chiuse che, a complemento del canale e le chiuse esistenti, consente il transito di navi di maggiori dimensioni, incrementando il traffico commerciale in risposta agli sviluppi ed alla continua espansione del mercato dei trasporti marittimi.