Per affrontare i mari e gli oceani più sconfinati e grandiosi del mondo è necessaria una imbarcazione performante e tecnologica, veloce ed elegante. Ma vista l’idea che fonda il nostro progetto e il profilo dell’equipaggio che la abita è ancora più necessario che sia sostenibile e a impatto zero.
Per questo il nostro multiscafo Maserati Multi 70, per gli amici semplicemente MM70, progettato dallo studio Van Peteghem Lauriot-Prévost e ottimizzato dal progettista francese Guillaume Verdier, dall’ottobre 2022 è totalmente full electric. Un messaggio tangibile nella lotta a idrocarburi e combustibili come fonte di energia. In generale un simbolo in più nel lento processo di avvicinamento alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, in questo caso i mari.
Vi ricordate la tempesta dell’estate 2022? Dopo quella tromba d’aria che si è abbattuta su alta Toscana e Liguria, investendo la barca in secca e scagliandola al suolo, con Soldini, Maserati e gli sponsor ci siamo impegnati in un restyling innovativo, che ha permesso da un lato il ritorno in acqua in tempi lampo nonostante gli ingenti danni all’imbarcazione, dall’altro ha fornito l’occasione di attuare quella che è una scelta che già da tempo frullava nella testa di Giovanni. Una scelta tanto illuminante quante coraggiosa: la totale elettrificazione del trimarano, grazie all’installazione dell’impianto SOLBIAN.
Abbandonare il motore a scoppio per noi ha rappresentato una sfida tecnologica pionieristica. Il primo obiettivo è stato trovare il modo di produrre e immagazzinare energia in forma alternativa, sostituire gli impianti di bordo, verificandone la sicurezza, l’efficienza e soprattutto la compatibilità con la natura agonistica del trimarano.
Per alimentare l’apparecchiatura di bordo occorrono circa 2,5 Kilowatt ogni giorno. Per questo sono stati necessari lavori di adeguamento, come la costruzione di un profilo di sostegno in carbonio sul braccio di poppa, con la doppia funzione di migliorare l’aerodinamica della barca senza appesantirla, ma anche ricavare superfici aggiuntive dove installare i pannelli solari (circa 20 mq), che garantiscono la totale autosufficienza in navigazione.
È stata introdotta inoltre una batteria agli ioni di litio molto densa (peso 70 kg), realizzata dal progetto LIBER dell’Università di Bologna e la sua integrazione con motore e inverter. La batteria immagazzina 12 kilowattora, che sono sufficienti a coprire i consumi della barca in navigazione per tre giorni in assenza di pannelli solari. Un bel margine in alto mare. Il motore elettrico è stato sviluppato dall’ingegnere Igor Gioffi. Un’azione combinata di competenze italiane in cui è stato fondamentale il supporto anche degli ingegneri di Maserati Innovation Lab.
Con una lunghezza di oltre 21 metri (21.20 per l’esattezza), una larghezza massima di 16,80 m e un peso che si aggira intorno alle 6 tonnellate, rendendola una delle barche a vela multiscafo più particolari del mondo. Il pescaggio (banalmente la parte della barca che resta immersa sott’acqua) misura 4,50 m e l’altezza dell’albero alare è di 29 m. La superficie velica bolina è di 310 m² mentre quella velica portante è di 409 m². Il trimarano inoltre è capace di volare oltre i 40 nodi e coniugare al meglio tecnologia, alte prestazioni, affidabilità e sicurezza.
Il Maserati Multi70 è un gioiello di tecnologia e innovazione, ma per ovvi motivi non lo è di comodità. Come detto si tratta di una barca da competizione, dunque il nostro equipaggio è costretto a vivere in un ambiente ridotto in cui pesi, misure, materiali impiegati fanno la differenza.
Gli spazi sottocoperta, gli unici riparati dalle intemperie, sono stretti e angusti e per metà destinati comunque alla parte elettronica dell’imbarcazione. Qui ci si può riposare in 2, massimo 3 alla volta, sfruttando le brandine e cucinare i cibi per i pasti.
La cucina ha un ruolo fondamentale perché deve coniugare l’ovvia necessità di nutrirsi dell’equipaggio con quelle di spazio e peso ridotti. Per questo la cambusa viene preparata prima delle regate con un occhio attento a evitare imballi e confezioni. I manicaretti sono cotti da pentole a pressione, un’ottima soluzione per risparmiare energia e tantissima acqua dolce (ricavata da un desalinizzatore) che in mezzo al mare è sempre il bene più prezioso.