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Il birdwatching: educativo, ecologico, divertente
Il birdwatching: educativo, ecologico, divertente

Biodiversità

Il birdwatching: educativo, ecologico, divertente

Mare dei Caraibi, Guadalupa - Tappa 8

Un vero e proprio sport

Sull’isola a farfalla di Guadalupa si respira un clima tropicale mitigato dalle influenze marittime e dagli alisei che rende la vegetazione rigogliosa, composta da foreste e paludi, così come la fauna sia marina, rappresentata da coloratissimi pesci, crostacei e coralli, che terrestre, dove si trovano diverse specie di uccelli. Proprio quest’ultima particolarità ha portato alla diffusione del birdwatching, un’attività di tipo endemico o migratorio spesso praticata in gruppo che consiste nell’osservazione degli uccelli in differenti tipologie di ambienti naturali, dalla montagna al bosco oppure sulle sponde di fiumi e laghi.

Non è uno sport per il quale sono necessarie specifiche competenze o abilità tecniche, ma è importante sviluppare una corretta educazione esplorativa e dotarsi di un apposito equipaggiamento composto da strumenti come tute, preferibilmente mimetiche, scarpe da trekking, borraccia di acqua, binocolo, macchina fotografica, guida e taccuino. Una volta sicuri di avere tutto il necessario, non rimane nient’altro che spegnere tutto, prendersi una pausa dalla routine e dai rumori e immergersi nella pace della natura.

Il regno degli uccelli

Primo parco nazionale francese oltreoceano fondato nel 1989, il Parco Nazionale della Guadalupa ha l’obiettivo di preservare la grande biodiversità naturale appartenente alle Isole delle Antille. Dichiarato riserva della biosfera dall’Unesco, il parco si estende su oltre 22.000 ettari e ospita più di 291 specie di uccelli, di cui 81 specie nidificanti. Tra questi 9 specie sono endemiche dell’arcipelago, dal Tordo di foresta e Mimo pettosquamato al Pigliamosche delle Piccole Antille e il Colibrì crestato, anche se la specie emblematica del territorio rimane il Picchio della Guadalupa, mentre gli altri sono uccelli migratori del Nord America come i trampolieri o costieri. I molteplici sentieri che costituiscono il parco permettono di visitare il vulcano della Soufrière, uno stratovulcano attivo caratterizzato da periodiche eruzioni di tipo esplosivo, le cascate del Carbet, tre salti d’acqua rispettivamente di 120, 95 e 20 metri che sgorgano dal vulcano, e la riserva naturale del Grand Cul-de-Sac Marin, una laguna marina naturale che unisce mari e monti.

Il picchio della Guadalupa

Interessante dal punto di vista del birdwatching è la presenza nella regione del Picchio della Guadalupa, una specie di uccello forestale di medie dimensioni con piumaggio prevalentemente nero e rosso-porpora sul petto. In un territorio  principalmente vulcanico e umido data la presenza della Soufrière e delle cascate, il picchio vive nell’area della foresta pluviale tropicale, è un insettivoro appartenente all’ordine di uccelli Piciformi del genere Melanerpes, ma si nutre anche di piccoli vertebrati e frutti stagionali. Soprannominato in creolo “Totobwa”, ossia “colui che bussa”, è un uccello territoriale non aggressivo e solitario, infatti è monogamo e non si riunisce in colonie, inoltre la sua aspettativa di vita è stimata tra gli otto e i dieci anni. È una specie che non vola sull’acqua e su aree non boscose, ma la cui presenza sul territorio è ostacolata dall’espansione umana, dalla costruzione di nuove infrastrutture e dalla presenza di uragani.